giorgia boitano

FUORILUOGO SLOVENIA: SALSICCE E SCARPE

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Slovenia: una salsiccia a metà

Fino a tre anni fa in tutta Ljubljana non esisteva un paninaro che servisse solo salsiccia carniolana, la più ghiotta tra le eccellenze gastronomiche della regione. Ci ha pensato Stanč Logar, trasformando l’antica orologeria di famiglia in un tempio del gusto chiamato Klobasarna. Magro, brizzolato e sorridente, fa avanti e indietro dalla cucina al bancone, senza sosta. Ci spiega che dopo 70 anni di attività, il negozio di orologi non rendeva più. Per questo ha scelto di aprire questo minuscolo ristorante fast food. Qui si serve solo salsiccia, di ottima qualità. Scelta rischiosa, ma geniale.

Piccolo e accogliente, il locale si trova a metà di Ciril Metodov Trg, in quella via del centro storico che da Vodnikov Trg porta in Mestni Trg e si riconosce per una grande insegna a forma di insaccato. Impossibile mancarlo. Qui il piatto è unico: kransjska klobasa, la vera salsiccia carniolana, tagliata a dischetti e servita insieme a un panino, senape e rafano. Essenziale e impeccabile.

Slovenia: Lubiana e le scarpe volanti

Quelle che vedete sono scarpe. Sì, proprio scarpe. Per due giorni abbiamo vagato nel centro di Ljubljana chiedendoci perché sulle nostre teste ci fossero calzature di ogni genere. E così abbiamo chiesto. Un giorno qualcuno ne ha appeso un paio, legando le stringhe una all’altra e agganciandole a un cavo tra due palazzi. Uno scherzo, una scommessa, chissà. Si vede che l’idea è piaciuta, perché qualcuno ne ha aggiunte altre, e poi altre ancora, fino a formare una miriade di opere d’arte. Trash art. Scarpe sporche, sgualcite, puzzolenti, impolverate. Suole che hanno camminato per chilometri e chilometri, su strade, prati, sentieri, mattonelle, tapis roulant. Oggetti vissuti, che hanno esaurito il loro compito primario e hanno trovato una nuova dignità.

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