giorgia boitano

LAS VEGAS, VIAGGIO A SIN CITY

Advertisements

Gioco d’azzardo, gangster e bella vita, così Hollywood dipinge Las Vegas, nel celebre Casinò di Martin Scorsese. Flussi di denaro sporco, riciclaggio, regolamenti di conti, sigari e pistole, donne e uomini che hanno costruito una parte d’America. Per capire un po’ di più della storia dietro le quinte di Sin City, un museo da poco inaugurato nel centro di Las Vegas raccoglie anni di indagini e documenti sulla criminalità organizzata nella capitale del vizio.

Si chiama Mob Museum, National Museum of Organized Crime and Law Enforcement, e si trova in Stewart Avenue, al posto dell’ex palazzo di Giustizia Federale. Sono raccolti qui pezzi unici come il muro di mattoni forato dai proiettili del clan di Al Capone nella strage del giorno di San Valentino e la sedia da barbiere in cui Albert Anastasia è stato assassinato. E poi le foto segnaletiche e le ricostruzioni delle vite di boss come Lucky Luciano, Bugsy Siegel e Frank Costello e il modo in cui l’Fbi mise fine alle loro fortune. Completano il quadro armi, apparecchi per le intercettazioni, sedie elettriche e centinaia di immagini di scene del crimine.

Advertisements

Advertisements