10 COSE DA FARE A LAS VEGAS

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Paradiso dell’eccesso dove tutto è possibile, Las Vegas è un grande parco giochi per adulti fatto di casinò e feste, cocktail e spettacolo. Ecco 10 cose da non perdere nella capitale del vizio.

1. Iniziare con un giro sulla Strip, il boulevard su cui si affacciano i più importanti hotel della città, dalla piramide del Luxor ai canali con tanto di gondola e e riproduzione di San Marco del Venetian, dal vulcano artificiale del Mirage alla Tour Eiffel in miniatura del Paris Paris, dalle sirene del Treasure Island alle montagne russe del New York-New York.

2. Con un orologio da polso e un budget prefissato, provare il brivido del gioco d’azzardo nei casinò della città.

3. Abituarsi al kitsch e comprare qualche souvenir degno di questo aggettivo.

4. Assistere a uno spettacolo del Cirque du Soleil in programma in vari hotel di Fremont Street.

5. Fare una pazzia e sposarsi o vedere un matrimonio in una delle chapel di Las Vegas.

6. Di sera, ammirare i giochi di luce sulle fontane del Bellagio.

7. Fare un tuffo nel passato e giocare a flipper nella Pinball Hall of Fame, una stanza con ben 141 pezzi vintage.

8. Urlare a squarciagola sulle giostre dello Stratosphere.

9. Noleggiare un’auto e visitare il Grand Canyon, fermandosi ad ammirare il panorama lungo la strada.

10. Sulla via del ritorno, fare una deviazione per la Hoover Dam, la più alta diga di cemento di tutto l’emisfero occidentale, costruita sul fiume Colorado.

 

LAS VEGAS, VIAGGIO A SIN CITY

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Gioco d’azzardo, gangster e bella vita, così Hollywood dipinge Las Vegas, nel celebre Casinò di Martin Scorsese. Flussi di denaro sporco, riciclaggio, regolamenti di conti, sigari e pistole, donne e uomini che hanno costruito una parte d’America. Per capire un po’ di più della storia dietro le quinte di Sin City, un museo da poco inaugurato nel centro di Las Vegas raccoglie anni di indagini e documenti sulla criminalità organizzata nella capitale del vizio.

Si chiama Mob Museum, National Museum of Organized Crime and Law Enforcement, e si trova in Stewart Avenue, al posto dell’ex palazzo di Giustizia Federale. Sono raccolti qui pezzi unici come il muro di mattoni forato dai proiettili del clan di Al Capone nella strage del giorno di San Valentino e la sedia da barbiere in cui Albert Anastasia è stato assassinato. E poi le foto segnaletiche e le ricostruzioni delle vite di boss come Lucky Luciano, Bugsy Siegel e Frank Costello e il modo in cui l’Fbi mise fine alle loro fortune. Completano il quadro armi, apparecchi per le intercettazioni, sedie elettriche e centinaia di immagini di scene del crimine.

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ATLANTA: GEORGIA ON MY MIND

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Lo cantava Ray Charles con la sua voce suadente, “Georgia is on my mind”. Ma se pensate di mettere piede in Georgia ed essere accolti da musica soul, pianoforte, sax e cori gospel, siete fuori strada.

Quella che un tempo era la capitale della cultura afroamericana e fulcro dei movimenti di rivendicazione dei diritti civili capitanati da Martin Luther King Jr, oggi si è trasformata in una moderna metropoli tutta insegne luminose e movimento.

Dove prima si suonava jazz, oggi si balla a ritmo sfrenato con movimenti delle braccia e shakeramento di glutei. Niente più smoking, cravattini e bombette, ma magliette big size, occhiali da sole, cappellini con la visiera e pesanti collane dorate.

La cultura afroamericana resta, indelebile, tra le strade di quartieri come Sweet Auburn e i dintorni, nelle case delle nonne e nell’annuale Black Arts Festival, ma non solo. Si è evoluta e ha raggiunto il mondo intero con i suoi ritmi da ballare, prima con l’hip hop, poi con il rap e infine con la musica crunk, la passione elettronica delle nuove generazioni.

Da qualche decennio, con i suoi sound coinvolgenti la musica black ha creato uno stile di vita da imitare indipendentemente dal colore della pelle. Tutti in discoteca, allora.

Leggi il reportage “Atlanta. Sogno frizzante” su Latitudeslife.com

 

 

10 COSE DA FARE AD ATLANTA

Atlanta in 10 mosse

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  1. Respirare aria di Stati Uniti a downtown, il brulicante centro di Atlanta, distrutto durante la guerra civile e ricostruito con palazzoni in mattoni rossi, grattacieli e moderne architetture.
  2. Curiosare nel quartier generale della CNN e osservare l’eccitante frenesia dietro le quinte della rete tv che trasmette notiziari in tutto il mondo.
  3. Entrare nel museo World of Coca-Cola e ripercorrere la storia della bevanda zuccherosa più famosa al mondo.
  4. Ordinare un cheeseburger con patatine e un litro di coca-cola da The Varsity, lo storico fast food di Atlanta, ormai divenuto un’istituzione.
  5. Visitare Martin Luther King Jr National Historic Site, a Sweet Auburn, il quartiere nero progressista da cui partì il movimento per i diritti civili negli anni ’60.
  6. Rilassarsi a Piedmont Park, un’oasi verde a est della città dove lasciarsi cullare dalla natura pedalando in sella a una bicicletta, giocando a football o facendo jogging.
  7. Sentirsi bambini al Georgia Acquarium, dove squali-balena, mante e pesciolini colorati passano sopra la testa dei visitatori.
  8. Passeggiare tra le vie di Little Five Points, il quartiere beat-hippy di Atlanta, e perdersi tra negozietti, teatri, cinema, librerie, caffè e ristoranti.
  9. Fare un giro al High Museum of Art, ammirare più di 1.200 opere di artisti moderni e contemporanei, oltre alle architetture di Renzo Piano e Richard Meier.
  10. Urlare a squarciagola e consumarsi i palmi delle mani a un match degli Atlanta Hawks, la popolarissima squadra di basket cittadina.

Leggi il servizio “Atlanta. Sogno frizzante” su Latitudeslife.com

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NEW YORK: IN VIAGGIO CON UN’ANTROPOLOGA

Un libro per immergersi nel turbine di vita di New York, nel suo inarrestabile rumore e il suo mosaico di colori e culture, da scoprire semplicemente passeggiando di quartiere in quartiere.

Ecco una guida dettagliata e coinvolgente, scritta da un’antropologa che a New York c’è stata un sacco di volte e non perde occasione per tornarci: la compagna ideale per perdersi nel groviglio metropolitano della Grande Mela, la città che non dorme mai.

Lower Manhattan, Chinatown, Little Italy, Soho e ancora Brooklyn, Harlem e il Queens. Ogni angolo della giungla newyorkese è passato in rassegna e condito con un po’ di storia, qualche curiosità e consigli per non perdere i posti migliori. Oltre alle classiche indicazioni per visitare la città, ci sono una moltitudine di finestre con percorsi, visite, cose da fare e da vedere, eventi, festival, parate e piccoli spunti, utili anche a chi non arriva qui per la prima volta.

Giratela in lungo e in largo, osservatela di giorno e di sera e vivetela in superficie, a piedi, in bici o su uno yellow cab, perché New York è una metropoli immensamente grande e immensamente piccola, fatta da tante individualità interconnesse, ognuna con un passato da raccontare.

Le strade e i bar di Little Italy, teatro di sparatorie e scene da ‘Il Padrino’ che ebbero come protagonisti i boss più temuti, i giardini e le piazze di Greenwich Village, dove risuonano ancora le note jazz dei tempi in cui questo era l’epicentro dell’arte e della musica di New York, i club esclusivi del Meatpacking District, un tempo quartiere di macellerie e macellai.

Lasciate perdere ogni buon proposito di vederla tutta e lasciatevi andare nel groviglio di strade e quartieri, cercando di assorbirne l’energia. Assaggiate un sandwich in un bar nella Lower East Side di Manhattan, andate a vedere una partita di NBA al Madison Square Garden, fate un giro tra le luccicanti strade e l’atmosfera esotico-metropolitana di Chinatown, sedetevi sul prato di Byrant Park, a Midtown, e osservate come il quartiere si muove rapidamente in un’atmosfera perfetta.

Questi e altri consigli nella guida di Corinna Bajocco, l’abc per costruirsi un itinerario su misura nella mela più grande che c’è, e iniziare a viaggiare con la mente, ancora prima di partire.

Il catalogo delle guide Polaris merita qualche parola: oltre a presentare i suoi libri di oltre 70 destinazioni, cui se ne aggiungono altre 14 in preparazione, ha una veste speciale perché dedicato a Tim Hetherington e Chris Hondros,fotoreporter uccisi ad aprile 2011 a Misurata in Libia, dove si trovavano per documentare le stragi di quei giorni nella città assediata dalle truppe di Gheddafi. A completare l’edizione speciale, un reportage di viaggio sul Bangladesh, con testo e foto di Edoardo Agresti.

Titolo: New York. Viaggio nella Grande Mela | Autore: Corinna Bajocco | Editore: Polaris | Prezzo: 27 euro | Pagine: 294

Articolo pubblicato su Latitudeslife.com