FUORILUOGO A CIPRO (3)

Cipro: una chiesetta in miniatura

Vicino a Pafos abbiamo visto una chiesa davvero carina. Si chiama Agia Paraskevi: come potete vedere e’ in pietra ed e’ molto piccola. La patricolarita’ e’ che ha cinque cupole, che viste in pianta formano una croce. All’interno, icone dei santi, statuette in cera per i voti e affreschi di diverse epoche. Un prete serio con la barba ci ha vietato di fare foto, impossibile contestare.

Cipro: che cos’è?

Ecco qui un’altra domanda, questa volta senza discriminazioni verso chi non ha fatto il classico. Che cosa vi sembrano queste cose appese a delle grucce? Ve lo dico io, tra poco diventeranno Soutzoukos, un tipo di caramella cipriota.

La preparazione è molto laboriosa: si infilano le mandorle con ago e filo – quando sono ancora fresche – si fanno essiccare al sole, poi si immergono per una decina di volte in un impasto di farina, acqua, mosto, acqua di rose e vaniglia. Quando la parte esterna diventa asciutta e gommosa, queste collane di dolciumi vengono tagliate in piccoli pezzetti, che si servono come dessert in ogni ristorante cipriota.

Cipro: la targa rossa

Strana questa macchina, vero? Sembra la targa di topolino, e invece no. Qui a Cipro, per riconoscere i turisti dai locali, mettono la targa rossa a tutte le auto a noleggio. Ma mica per prendere in giro i turisti o fargli la multa. Per non insultarli se fanno manovre azzardate, vanno piano o imboccano una strada dal lato sbagliato, visto che qui la guida e’ all’Inglese. Furbi eh?

Cipro: golosità mattutine

Questo signore sta facendo una cosa buonissima, che sconfigge qualunque malumore e abbatte tutti i buoni propositi in fatto di diete. E’ un croccante fatto con semi di sesamo, noci pecan e sciroppo di carruba, che qui a Cipro va per la maggiore. Si stende l’impasto su un vassoio e si passa più volte in una pressa. Il risultato e’ croccante, ipercalorico e dolcissimo. Ne prendo un po’?

Cipro: nuovi amici

Nel piccolo villaggio di Anoyera, dopo aver visto come si produce lo sciroppo di carruba, abbiamo trovato una combriccola di nonnetti sorprendentemente ospitali. Il signor Kostas, quello a destra, parla perfettamente italiano perché ha combattuto con le truppe inglesi durante la liberazione d’Italia. Ci ha raccontato di quando e’ stato a Milano, a Rimini, a Pescara, a Napoli, a Palermo. Potrebbe parlare per tutto il giorno senza smettere mai. Come fa a ricordarsi così bene la lingua, dopo più di 60 anni di pausa?! Altra generazione, altra memoria.

Cipro: lo scoglio di Afrodite

Qui e’ nata Afrodite: la dea protettrice di Cipro. La mitologia ci accompagna in tutto il viaggio: prima quando siamo andati alla grotta dove Afrodite faceva il bagno, ora sulla costa dove e’ nata la bella dea. Immaginatela sbucare dalle acque in una conchiglia… Qui ci sta bene una parola che ho imparato oggi: katapliktiko, fantastico.

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