10 COSE DA NON PERDERE A LONDRA

Ho vissuto a Londra per sei mesi, ormai due anni fa. Amata e odiata secondo le giornate, questa metropoli mi ha dato molto, dalla gioia di un pomeriggio al parco con nuove amicizie all’indipendenza, dall’ambizione professionale alla sensazione di vivere al centro del mondo. Ogni tanto, ma sempre di più, ne sento la mancanza. Ecco perché sono stata entusiasta di curare il servizio sui mercati cittadini, scritto da Sergio Pitamiz per Latitudes e corredato con immagini che mi hanno fatto sognare. Nei prossimi giorni pubblicherò i miei approfondimenti sull’argomento, per ora vi scrivo le mie 10 cose da non perdere nella city.

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  1. Scattare una foto al Big Ben dall’altra riva del Tamigi.
  2. Assistere al cambio della guardia a Buckingham Palace.
  3. Passeggiare a Hyde Park e bere un caffè lungo il Serpentine, dare da mangiare agli scoiattoli e poi fare una dichiarazione allo Speaker’s  Corner.
  4. Visitare la National Gallery in Trafalgar Square e la Tate Modern, lungo il Tamigi.
  5. Attraversare il London Bridge, prima che cada, e il futuristico Millennium Bride, la sera.
  6. Gustare un abbondante brunch a base di uova, bacon croccante, fagioli, formaggio e pane tostato, accompagnati da succo di frutta e caffè.
  7. Visitare la Cattedrale di St Paul, dove si è sposata Lady D, e Westminster Abbey, dove si sono sposati Kate Middleton e il principe William.
  8. Entrare da Harrod’s per riempirsi gli occhi, senza mancare una visita nel reparto gastronomia, al piano terra.
  9. Mangiare un piatto di fish and chips in un pub senza pretese, davanti a una pinta di birra.
  10. Guardare Londra dall’alto. Ma non dalla ruota panoramica: meglio da Primrose Hill, nella parte nord di Regent’s Park, la collina più alta della città. Magari raggiungendola seduti al piano superiore di un bus, rigorosamente in prima fila.

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PRIMAVERA A LONDRA: UN DOLCE RICORDO

Sono arrivata a Londra un giorno d’inverno, freddo e grigio come negli stereotipi più comuni. L’ho scoperta piano, senza fretta, nei sei intensi mesi vissuti là. Affascinante e immensa, è una città che sa accogliere e far sentire a casa. Per me, questa città é chilometri macinati a piedi, con la cartina in mano e un’insaziabile curiosità negli occhi. È la vivacità di Trafalgar Square, le passeggiate lungo il Tamigi, gli artisti sotto il London Eye,  il piano di sopra dei bus, in prima fila, il groviglio di linee metropolitane di King’s Cross, i bianchi palazzi di Notting hill e Maida Vale, con le porte colorate. È il mio sottotetto a Kilburn, le coinquiline strambe, i camini in stile Mary Poppins che vedevo dalla finestra sopra il letto. È i blueberry muffin a Westbourne Grove, il ping pong in un pub affollato, lo shopping senza senso a Camden Town, i pranzi multietnici della domenica a Brick Lane, tra mille cianfrusaglie. Ma quello che mi manca di più di Londra sono soprattutto i parchi, grandi e bellissimi come in aperta campagna, che in primavera si tingono di tutti i colori. Regent’s Park, ornato di splendidi fiori, da assaporare lentamente gironzolando tra i roseti e le piccole cascate, fino a raggiungere Primrose hill, la collina più alta, da cui di vede tutta Londra. E Hyde Park, verdissimo e vivo di gente che corre, prende il sole, gioca con i bambini, nutre i cigni, rema nel lago che sembra quasi mare: in un pomeriggio di sole, con il vento che raffredda il viso, è semplicemente magico.

 

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5 MOTIVI PER NON ANDARE A LONDRA

Metropoli multietnica e melting pot d’Europa, Londra è sicuramente piena di cose da vedere, non c’è dubbio. Famosa per lo shopping, i taxi neri e i bus rossi a due piani, la musica punk e il design più all’avanguardia, la capitale del Regno Unito ha anche i suoi lati negativi. Ecco cinque motivi per non sceglierla come meta delle vostre prossime vacanze.

1 – I musei chiudono presto

Una delle prime ragioni che spingono tutti gli amanti dell’arte ad andare a Londra, è che la maggior parte dei musei ha ingresso libero. Opere come il vaso di girasoli di Van Gogh, la natività mistica di Botticelli e La Vergine delle Rocce di Da Vinci sono esposte gratuitamente nel centro della città. Sì, ma i musei sono aperti solo dalle dieci di mattina alle sei di pomeriggio e, essendo tutti lontani l’uno dall’altro, è impossibile vederne più di due al giorno.

2 – La città è bloccata dal traffico

Se avete intenzione di muovervi con i mezzi di superficie per godervi anche un po’ di panorama dall’alto dei caratteristici autobus rossi, rinunciate ad ogni proposito di puntualità. La mattina come la sera, all’ora di punta o in pausa pranzo, file di auto bloccano le stradine strette della metropoli british. È per questo motivo che risulta davvero difficile stare ai rigidi orari di chiusura dei musei. Ci si ritrova, invece, a trascorrere la maggior parte del poco tempo che si ha a disposizione, in coda. Già, perché con il clima birichino che c’è da quelle parti, gli inglesi non usano i motorini: in compenso, ci sono molte auto e il traffico è inevitabile. Anche prendere la metropolitana non è sempre facile: con l’intensificazione dei cantieri per le olimpiadi del prossimo anno, ogni weekend alcune linee – come la Bakerloo, la Metropolitan o la Circe – sono chiuse, costringendo chi vuole spostarsi a immergersi nel traffico overground.

3 – Niente ristoranti dopo le dieci

Se andate in giro per la città intorno alle cinque di pomeriggio, vi stupirete di quanto i pub sono affollati. Gli inglesi, infatti, sono abituati ad uscire dal lavoro presto e appollaiarsi nel primo locale per tracannare litri e litri di birra. Certo, abituati come sono, uomini e donne british reggono tantissimo l’alcol. Resta il fatto che, insieme alle bevute, anche l’orario della cena è anticipato: gli inglesi mangiano prestissimo. In realtà, mangiano per tutto il giorno, ma è un altro discorso. La cena inizia già alle sei, e guai ad arrivare al ristorante dopo le dieci: i camerieri vi guarderanno malissimo e non vi faranno entrare, perché alle 10.30 chiudono il locale e vanno a casa. Se provate in un pub, avete tempo fino alle undici, forse, oppure sarete costretti ad accontentarvi di un fast food.

4 – Si mangia male

A proposito di cibo: sapete qual è il piatto tipico inglese? Fish and chips, cioè pesce e patatine fritti in un bagno d’olio: un risultato pesantissimo, anche per chi ha lo stomaco di ferro. Le altre specialità sono il roast beef con le verdure cotte nel burro e praticamente basta, se escludete il pudding, la versione malriuscita del budino della nonna. Dimenticavo il porrige, una pappa di latte e fiocchi d’avena, cui si aggiungono marmellata, miele, frutta secca, cioccolato e altri dolci per darle un po’ di sapore. Come in ogni grande città, anche a Londra si trovano ristoranti di ogni tipo, ma a molti viaggiatori piace gustare tutto quello che c’è di caratteristico in un posto, compreso il cibo tradizionale.

5 – La sterlina è cara

Se avete intenzione di fare affari con lo shopping sfrenato, scordatevelo. O almeno, fate molta attenzione a non lasciarvi confondere dai prezzi. La sterlina confonde, e il cambio sfavorevole è sempre in agguato… voi siete convinti di pagare 50, ma in realtà sono 60€, e così via, vi lasciate trasportare dalla frenesia di quei mille negozi del centro, e spendete di più. Per spendere meno, c’è chi va nei grandi magazzini come l’affollatissimo Primark in Oxford street, che vende prodotti di ogni genere – tutti abbastanza scadenti – a prezzi stracciati, oppure nei mercatini all’aperto come quelli di Brick Lane e Camden Town. Tra le fitte file di bancarelle tutte uguali, chi è bravo a contrattare riesce a portarsi via vestitini e magliette a poco prezzo, ma i venditori sono duri da vincere e basta chiedere il prezzo una volta per essere inseguiti finché non si cede all’acquisto, esasperati. Poi ci sono i negozi vintage, che va tanto di moda a Londra: praticamente sono cantine piene di vestiti usati e impregnati di naftalina, che invece di costare poco, hanno prezzi smodati rispetto alla loro qualità.

Vi ho convinti? Scoprite i 5 motivi per andare a Londra, su Latitudeslife.com

REGGAE SOUND IN TRAFALGAR SQUARE

It was a sunny Sunday when I arrived in Trafalgar Square after a long walk with some friends visiting me in London. We stopped and stared at the many street performers that were filling the area and I saw this amazing scene.

There weren’t only tourists in the square, but also normal people enjoying their free time and walked a bit further with the shopping bags, just to feel the easy atmosphere that one can breathe there.