FUORILUOGO A TRAPANI (2)

Trapani: torre per guardare il mare

Una torre di avvistamento per scrutare l’infinito blu, minaccia costante di invasioni straniere. Questa è Torre Xiare, un piccolo fortino ora ristrutturato e diventato il fulcro di un hotel con villaggio vacanze. Davanti, l’imponente Monte Cofano, dietro, il villaggio medievale di Erice, arroccato sul monte omonimo. Una comoda sella tra le gobbe di un cammello gigante.

Trapani: una lingua di terra punteggiata di monumenti

Costruita su una penisola, Trapani ha un delizioso centro storico, tutto tempestato di chiese e palazzi storici, racchiuso tra due litorali e circondato dal mare. Partendo dalla zona del porto, a sud, ci si perde a naso all’in su nelle vie intricate della zona pedonale seguendo la direzione nord, fino a sbucare alla splendida torre di Ligny, sulla costa est. Da qui partono la spiaggia e la passeggiata a mare che tocca piazza Vittorio Emanuele (sopra vedete la foto della statua che la domina), l’università statale, una miriade di capannoni, case e distributori di benzina, fino a sconfinare nei comuni vicini e arrivare a Monte Cofano, dov’ero ieri.

 

Trapani: mezzelune con sorpresa

Le mezzelune che vedete qui sopra sono una gioia di dolcezza, una gioia da mangiare ancora tiepida, aiutandosi con le mani. Si chiamano Cassatelle, e sono ravioli di pasta frolla ripieni di ricotta e gocce di cioccolato, fritte e spolverate di zucchero a velo. Un morso è un’esplosione di dolcezza che lascia un sorriso disegnato di polvere bianca a chi lo assaggia. Ottimo.

 

Trapani: carne di mare

Come vi avevo detto, una delle prelibatezze di questa zona sono i tonni, grandi e freschi, che in questo periodo abbondano nelle pescherie della città. Stanno lì appesi, come totem di due metri da cui attingere fresca e gustosa carne di mare a un prezzo economico. Da qualche anno, la mattanza dei tonni è vietata per via della protezione di questi esemplari in via di estinzione, ma la pesca individuale è ancora permessa.

FUORILUOGO A TRAPANI

La mia prima volta in Sicilia, un viaggio improvvisato apposta per me, unica giornalista per tre giorni che mi ero immaginati a spasso per i posti migliori della zona di Trapani insieme a chi da quelle parti ci è cresciuto. Tante aspettative ed entusiasmo per quello che si è rivelato, invece, un vano tentativo di comprare pubblicità senza impegnarsi. Disorganizzazione – “Dove andiamo oggi?” “Come dove andiamo, tu oggi vai al mare, noi abbiamo da fare” – un’ustione di primo grado per il troppo sole e una puntatina al pronto soccorso, con il risultato che di Trapani ho ascoltato tante storie interessanti, ma ho visto neanche la metà di quello che avrei voluto visitare. Sono riuscita comunque a fare qualche Fuoriluogo. Eccoli.

Trapani: pronta per partire

Eccomi pronta per un altro viaggio e un altro FuoriLuogo. Questa volta parto per la bella e calda Trapani, nel versante nord di quel magnifico fazzoletto di terra chiamato Sicilia. Tre giorni esatti, da questa mattina a venerdì sera: tre giorni di sole, bellezze naturali e umane, pasta di mandorle… E adesso via verso l’aeroporto!

Trapani: si vola

Dopo un cappuccino gigante, affronto questo caldo sole e guadagno il mio posto sull’aereo. Mi incollo al finestrino, impaziente di partire e curiosa di conoscere una città di cui ho tanto sentito parlare. Accanto a me, altri passeggeri raccontano di San Vito Lo Capo, del Parco Nazionale dello Zingaro, del maestoso sito archeologico di Selinunte… Allacciate le cinture, ci siamo quasi!

Trapani: una costa da sogno

Mare, scogli, vento e schiuma bianchissima. La costa a nord di Trapani é selvaggia e frastagliata, deliziosamente deserta in questo periodo. Qui vicino approdò Enea in una delle tappe del suo leggendario viaggio. Gli dei e il caso lo condussero fin qui, e chissà cosa avrebbe detto nel vedere i surfisti che sfidano le onde tra me e il lontano Monte Cofano, quella roccia maestosa che nasconde un parco naturale che arriva fino a San Vito Lo Capo.

Trapani: l’impero del pesce

Gironzolando a piedi noto che da queste parti molte stradine e stradette si chiamano con nomi di pesci. Terra di pescatori, questa zona deve al mare e ai suoi abitanti gran parte delle sue risorse. Lungo la strada costiera che da Trapani sale a nord-est, ci sono grandi stabilimenti per la conserva del tonno, inconfondibili per il forte odore di carne unta e salata che emanano. Alcuni attivi, altri ormai dismessi e altri ancora trasformati in hotel, sono monumenti alla pesca a alla tradizione tonnara.