ESTATE 2012: FRIZZANTE MONTECARLO

Un turismo vivace e buongustaio, che si interessa di arte e cultura ma non rinuncia a piccoli vizi che una città di classe come Montecarlo può offrire.

Non solo relax e cocktail sulla spiaggia, ma anche musei ed esposizioni, in un calendario ricco di eventi per tutti i gusti. È il programma per l’estate presentato da Corinne Kiabski, direttrice del Turismo di Monaco.

Piccola oasi di sole tra Italia e Francia, il Principato di Monaco è pronto per affrontare la bella stagione e accogliere turisti da tutto il mondo con la sua vasta offerta alberghiera e i suoi ristoranti stellati.

Hotel di lusso affacciati sul mare, atmosfera di festa in qualunque periodo dell’anno, piscine ad alta quota, giardini rigogliosi, una splendida costa protetta, un porto turistico tra i più famosi della Francia, il Casinò e gli eventi sportivi sono solo alcune tra le tante attrazioni che spingono chi ama la bella vita a visitare Montecarlo.

Novità di questa stagione, le grigliate sulla spiaggia al tramonto all’hotel Le Meridien, l’unico ad avere una spiaggia privata, il mojito bar a bordo piscina con vista sulla città all’ultimo piano del Fairmont, che quest’anno ospiterà il Billionaire di Briatore, e gli esclusivi trattamenti Spa all’hotel Metropole.

Gli sportivi potranno scegliere tra i campi da tennis e queli da beach volley, ma anche la vela e il jet ski. A soli 20 minuti dal centro città, c’è un paradiso per chi ama il golf, con le 18 buche di mont Agel, a 810 metri sospesi tra terra e mare, con vista sulla baia.

da non perdere il musical Chicago, dal 21 al 24 giugno alla Salle des Princes.

Tra gli eventi culturali, le esposizioni del Nouveau Musée National,  che a partire dal 15 giugno ospiterà la mostra “Kees Van Dongen, l’atelier” nella sede di Villa Sauber, e dal 7 giugno a Villa Paloma “Thomas Schutte. One Man Horses” , in collaborazione con il Castello di Rivoli di Torino.

Dal 13 luglio, poi, al Grimaldi Forum ci sarà l’attesissima mostra Extra Large, con una cinquantina di opere della collezione del Centre Pompidou di Parigi e nomi come Marc Chagall, Joan Mirò, Henri Matisse e Anish Kapoor.

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SAPORE DI PROVENZA, TRA LAVANDA, VINO E FORMAGGI

Campi fioriti con i colori dell’arcobaleno, vento tiepido che porta con sé profumo di lavanda e di erbe aromatiche, accarezzando gli alberi e la vegetazione bassa, mentre i villaggi si animano di mercati e feste popolari: la primavera è la stagione migliore per visitare la Provenza. Solo le Alpi la separano dall’Italia, e si raggiunge in poche ore di autostrada lungo la campagna francese, dove il paesaggio regala scorci degni dei più entusiasmanti road trip, oppure in aereo da Marsiglia. Tra i piccoli borghi medievali che sorgono inaspettati e ridenti tra le morbide colline coltivate, bastano una mappa, magari in versione App, e un motore per seguire un itinerario del gusto, sulle tracce delle specialità tipiche di questa regione baciata dal sole.

Un luogo perfetto per vacanze rilassanti da dedicare alla cura del corpo e del palato, in uno dei tanti hotel di charme della regione, sparsi tra la ricca Avignone, città dei Papi, e la vivace Costa Azzurra. Circondato dal Mediterraneo, dal Rodano e dalle Alpi, il territorio della Provenza è custode di tradizioni e antichi saperi che risalgono al medioevo. Amata da Dante, Petrarca, e poi da artisti come Van Gogh e Cézanne, questa regione sa avvolgere con il suo paesaggio pittoresco, la sua cucina dagli aromi mediterranei e i suoi paesini medievali, arroccati sui pendii delicati, con stretti labirinti di viuzze e case in pietra restaurate con gusto ed eleganza.

villaggi più caratteristici sono Les Baux, appoggiato su impervie e selvagge rocce bianche che spuntano in mezzo alla pineta nel Parco naturale dell’Alpilles, Lacoste, tra le cui colline spuntano le rovine dello splendido castello della famiglia dei Marchesi di Sade e la vicina Bonnieux, dove una terrazza panoramica permette di ammirare il panorama mozzafiato. E ancora, Gordes, con le casette bianche a strapiombo sul vuoto che luccicano al sole, Roussillon, nell’affascinante cornice di terra rossa del Parco Naturale di Luberon e Ménerbes, grazioso borgo che si allunga lungo un costone di rocce, dove si vendono squisiti tartufi.

Una visita in questi paesini è un’occasione perfetta per assaggiare i prodotti tipici della zona, come il formaggio di capra: fresco o stagionato, ottimo accompagnato con un pezzo di pane della campagna e insaporito con pepe ed erbette. Una delle varianti più particolari è quello di Banon, avvolto dalle foglie di castagno e prodotto nella regione di Forcalquier.

 

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SAVOIE MONT BLANC: VOGLIA DI NEVE

Tra i pochi posti dove quest’anno la neve si è fatta vedere in maniera consistente, c’è il versante francese delle Alpi. Per chi ama sciare, è impossibile resistere alla tentazione di partire.

Non so a voi, ma a me il freddo di questi giorni fa venire una voglia matta di montagna. Dall’alto di uno chalet sulle cime innevate con vista sul Monte Bianco, sarei contenta di respirare aria gelida e di emettere vapore dalla bocca, perché significherebbe poter sciare.

Così, questa mattina mi sono messa a guardare alcune mete, concentrandomi sui monti francesi. A poca distanza dall’Italia, la Savoie Mont Blanc è ricca di piste favolose sia per sciatori, sia per snowboarder, tutte accompagnate dallo stile e dalla cura del territorio che si possono trovare in Francia. Oltre 110 località e una ventina di comprensori sono collegati tra loro da navette o da sentieri percorribili con gli sci ai piedi, impianti di risalita nuovi e veloci, navette o bus con ampio spazio per gli sci o le tavole.

Chamonix, Courchevel, Avoriaz, Val d’Isère, Les Arcs, la Clusaz sono alcune delle città più affascinanti dove si trovano alloggi di ogni tipo, dagli appartamenti in affitto, agli chalet, agli alberghi di lusso con Spa, ai residence turistici o B&B. Per diversi anni sono andata a Megève, cittadina molto carina e viva sia per lo sci, sia per i negozi e le attività da svolgere lontano dalle piste: dalle partite di hockey nel pattinaggio al coperto, ai bagni in piscina, al presepe di ghiaccio in paese, alle passeggiate con le ciaspole, ai rifugi in cima alle montagne.

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