CHRISTMAS PANETTONE FROM GENOVA

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My favourite Christmas dish is the Panettone Genovese, from Genoa, my hometown. It is the most popular Christmas pastry around there, and it’s totally different to the usual Italian Panettone. In the last days I realized that the preparation is not very difficult, and decided to try and make one. Here’s the recipe.

What you need:

500 gr pastry flour
200 gr sugar
150 gr butter
50 gr pine nuts
100 gr raisins
50 gr candid citron
6 teaspoon of baking powder
1 egg
1 lemon
Marsala wine (8 spoons)
pinch of salt
warm milk (8 spoons)

How to prepare:

Put rhe raisins in warm water and let it soak for 15 minutes. While waiting, pour the flour in a large bowl and add the sugar, the baking powder, salt, the grated lemon peel, the pine nuts, the small pieces of candied citrus fruit and mix all the ingredients together. Be careful to squeeze off the excess liquid from the soaked raisins and add them to the bowl.
Then, beat the egg with the Marsala wine and two teaspoons of lemon juice.
Now make a small hole in the centre of the mixture in the bowl and add the melted butter, the egg with Marsala wine, the warm milk and mix all the ingredients together for some minutes to form a dough.
At this point shape the dough into a large ball and place it in a cake tin previously buttered. Make a deep cross cut on the top of the dough and let it rest for about 30 minutes. Turn on the oven and wait.
Finally, put the panettone in the oven and bake it for 45 minutes at 200C degrees. When it is cooked, let it cool down, take a picture of it, then slice it and enjoy your homemade Christmas dessert!

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ROAST CHESTNUT

caldarroste

 

What you need:

1 kg chestnuts

oven

 

How to prepare:

This is a very easy recipe, perfect for kitchen dummies who like natural flavours and the fragrance of simplicity in a cold day. You just need to wash well the chestnuts, make a small horizontal cut in the skin. Then turn on the oven at the maximum heat, put the chestnuts in a casserole and put everything in the oven. Let it cook for about half an hour, turning them sometimes, and then check until you think they are ready. When the cuts become bigger and you start to see some black and yellow colors, you can take them from the oven and turn it off. Be careful not to burn your hands, let them cool down, call your friends and start to peel them with your fingers. If you’re in a good mood and you want a suggestion, try to drink some milk with it. Delicious.

VIAGGIARE E…

viaggiare

Viaggiare è sempre stato il mio sogno, prerogativa di una vita in continuo movimento, orizzonte indefinito che guardo con entusiasmo e passione. Attraversare il mondo senza meta, o meglio, allineandone tante una dopo l’altra per conoscere nuovi luoghi, persone e me stessa. Per farlo, non smetto di costruire un itinerario personale e mutevole, plasmato secondo la mia inarrestabile curiosità affidata al caso e alla sua puntualità.

Viaggi fantastici e di fantasia, brevi spostamenti e semplici chiacchierate, libri e racconti di altri che mi fanno immaginare lontani lidi, vacanze studio o scambi interculturali, blog trip e gite di gruppo per giornalisti.

Da un paio d’anni e 200 post ho iniziato questo diario online, il mio spazio ritagliato nell’immenso mare della rete, piantina che innaffio appena ho un momento libero condividendo la mia passione per la scrittura e per la vita. Spazio che, come sapete, ho dedicato soprattutto a quegli studenti che, come me, hanno scelto una università lontana da casa, i ‘fuorisede’. Una strada non facile, costosa in termini di soldi e impegno, ma ricca di stimoli, cose da fare e incontri interessanti. Dai coinquilini ai proprietari di casa, dalle cassiere dei supermercati ad altri coinquilini con i loro amici, i ragazzi dei progetti Erasmus, i professori e tanti altri: persone che popolano quel nuovo territorio che sa tanto di libertà e necessita di una buona dose di responsabilità. E’ andando ad abitare fuori sede che ho iniziato a viaggiare, era la mia scusa per allontanarmi da casa e primo passo per diventare nomade.

Questa lunga premessa per dire che la storia del viaggio mi ha fatto trovare il sito internet Il Cherubino, associazione culturale fondata da un gruppo di studenti delle facoltà di Roma che hanno deciso di mettere insieme energie intellettuali per stimolare dibattiti, convegni e attività che favoriscano la crescita culturale di altri giovani colleghi. Ragazzi che passano le loro giornate sui libri, ma non solo. Tra le iniziative in programma, infatti, c’era anche un concorso dedicato al tema del viaggio come esperienza di vita. Contattata dal team dell’associazione, ho deciso di partecipare con il mio blog, e sono arrivata in finale insieme ad altre due persone. Una grande soddisfazione per chiudere in bellezza il 2012 e, chissà, magari anche un ottimo inizio del 2013, visto che la premiazione sarà a gennaio. Per ora grazie, e poi vedremo. Stay tuned.

ITALO RIMBORSA

Italo-treno

Vorrei condividere con voi una piacevole esperienza che mi è capitata la scorsa settimana. Due venerdì fa, avevo deciso di partire per un weekend a Firenze, e per farlo ho scelto la compagnia Nuovo trasporto Viaggiatori, che da circa un anno si fa concorrenza a Trenitalia per le linee ad alta velocità. L’avevo già preso diverse volte e lo consiglio a tutti quelli che vogliono viaggiare in treno con un ottimo rapporto qualità-prezzo – giuro che non sono stata pagata per fare pubblicità e non mi hanno neanche mai riservato un posto più comodo o una merendina per comprarmi, non sono così furba o così fortunata. Comunque, venerdì sono salita su un treno Italo a Milano Porta Garibaldi e mi sono seduta nel mio comodo sedile, convinta che dopo 1 ora e 45 di lettura sarei arrivata in stazione a Firenze. E invece, a causa di un problema sulla linea tra Milano Rogoredo e Piacenza, il mio viaggio si è dilatato e sono arrivata a destinazione con 75 minuti di ritardo. Nel frattempo, annunci un po’ tardivi, mille scuse di controllori disponibili a rispondere alle domande ma una noia mortale. Nessun problema, invece, al ritorno. Esattamente una settimana dopo mi è arrivata una mail dal servizio clienti Italo, in cui mi informavano che mi è stato accreditato il 25% del biglietto, a causa del disagio subito. I soldi sono nel mio conto Italo acquisti, e posso utilizzarli quando voglio per il prossimo viaggio, oppure chiedere di monetizzarli nella biglietteria di una delle stazioni servite dalla NTV. Lo so che dovrebbe essere normale, ma abituata alla solita odissea che bisogna intraprendere per ottenere un rimborso con Trenitalia – che molto spesso accumula ritardi – questa serietà e prontezza senza che nemmeno avessi chiesto il rimborso, mi stupisce. Bel lavoro.