VALENCIA: TE GUSTA LA PAELLA?

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Valencia è la patria della paella, una specialità culinaria diventata famosa in tutto il mondo come sinonimo di Spagna e allegria. Si tratta di un’invitante e profumata preparazione a base di riso, zafferano e olio d’oliva, cui si aggiungono carne e verdure. Ne esistono ormai numerose varianti, tra cui quella vegetariana e quella con frutti di mare, ma la ricetta tradizionale è condita con pollo, coniglio, pomodoro e fagiolini.

Ingredienti:

500 g di arroz di Valencia o riso per risotti

800 g di petto di pollo tagliato a bocconcini

600 g di polpa di coniglio tagliato a bocconcini

250 g di fagiolini verdi piatti

200 g di fagioli bianchi di Valencia

100 g di pomodori freschi

olio extra vergine d’oliva

1 bustina di zafferano

1 cucchiaio di paprika

rosmarino

brodo vegetale

 

Preparazione:

Scaldate l’olio in una grande padella e fate rosolare la carne mescolando bene perché non si attacchi. Quando la carne è dorata a sufficienza, spostatela verso l’esterno della padella e al centro mettete le verdure, sempre girando bene. Aggiungete poi tutti gli altri ingredienti, i pomodori sminuzzati, il rosmarino, il sale e la paprika. Sfumate con il brodo vegetale fino a ricoprire tutta la carne e le verdure, aggiungete zafferano, sale, pepe nero e mescolate bene. Quando il brodo bolle, incorporate il riso, abbassate il fuoco e lasciate cuocere per 40 minuti, girando spesso finché il brodo si sarà assorbito completamente, lasciando il riso cotto ma croccante e la carne e le verdure tenere.

 

ERITREA: IL CAFFE’ PIU’ LENTO CHE C’E’

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In Eritrea, così come in Etiopia, bere il caffè è un rito che può durare fino a due o tre ore. Questa usanza è un momento di condivisione, una cerimonia legata ai momenti di festa. Il caffè si offre agli amici e si beve in compagnia, ingannando la lunga attesa con qualche chiacchiera.

Ci vuole così tanto prima di riuscire a sorseggiare questa bevanda energetica, perché bisogna iniziare dalla tostatura. Una donna mette i chicchi in una scodella, la riscalda e la agita finché non si sente l’aroma deciso e piacevole del caffè. Dopo che tutti hanno annusato il profumino, si passa alla macinazione in un mortaio di legno. Il caffè macinato viene poi messo in un vaso speciale per la bollitura, detta jebena, una brocca in argilla tonda e panciuta alla base, con un lungo collo che termina in un beccuccio. Quando l’acqua è calda, viene aggiunto il caffè macinato e il tutto è portato a bollore. Il risultato è un liquido amaro e corposo, che la donna versa in piccole tazzine senza manico, filtrandolo con un panno di crine.

Ma non è finita: dopo tutta questa attesa, il caffè viene servito per ben tre volte. Il primo giro, più forte, si chiama awel, il secondo kale’i e il terzo bereka, che significa benedetto e, per fortuna, è l’ultimo.

Leggi il reportage “Eritrea. I tesori del Medeber” su Latitudeslife.com

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STOCCOLMA: NON SOLO POLPETTE

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Famose in tutto il mondo anche grazie ai ristoranti dei negozi Ikea, le Köttbullar , polpette di carne servite con marmellata di mirtilli, non sono l’unico piatto da assaggiare in Svezia. Tra i pesci, in tutti i ristoranti svedesi non mancano il salmone, affumicato o cotto in tutte le salse, e le aringhe, fritte, sotto sale, sotto aceto o cucinate in altri mille modi. Altre ricette tipiche a base di carne  sono il Falukorv, una salsiccia di maiale bollita o alla griglia, il Pytt, carne di maiale o manzo, accompagnata con patate e cipolle oppure uova e barbabietole, il Rotmos Och Fläskkorv, una saporita salsiccia bollita e servita con le rape. Sono molto diffusi anche i piatti freddi e caldi o i pasti fast come il Raggmunk, una crèpes di patate, maiale e salsa ai frutti di bosco. Per quanto riguarda i dolci, due sono quelli più conosciuti: la Nyponsoppa, zuppa dolce alla rosa con le scaglie di mandorla e i biscotti alla cannella, i Kanelbullar. Si, ci sono anche questi, all’Ikea, ma a Stoccolma si trova sicuramente di meglio. Il posto ideale per provare i veri sapori della cucina svedese è il mercato coperto Östermalms Saluhall, affollatissimo all’ora di pranzo. Decine di banchi gastronomici con prelibatezze di ogni genere, una più invitante dell’altra, dove gustare pane integrale, pesce fresco, gamberetti, arrosti, polpette e tanto altro.

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IL GELATO FESTIVAL ARRIVA A TORINO

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Il prossimo weekend Torino si addolcisce di mille gusti con il Gelato Festival, un appuntamento imperdibile per tutti i golosi.

Dal 7 al 9 giugno 2013, Piazza Castello sarà protagonista di tre giorni di incontri e workshop con i migliori gelatieri per assaggiare i gusti più creativi e originali, ammirare in diretta la preparazione del gelato, impararne cultura, tradizioni e ingredienti e scoprire ricette inedite.

Saranno tre i poli da visitare nel centro di Torino: il Villaggio Artigianale, dove una ventina di Maestri Gelatieri italiani e stranieri presenteranno i loro nuovi gusti ideati appositamente per il festival, oltre a due gusti “must” della tradizione sabauda, l’Orion Village, il cuore didattico della manifestazione dove seguire corsi come Gelato Light e Gelatiere per un giorno, e il Villaggio L’Arte nel Gelato, un angolo di dolcezza tutto da gustare.

Ma la grande novità di questa edizione sarà il primo laboratorio mobile di gelato artigianale al mondo, chiamato simbolicamente “Buontalenti”, dal nome dell’artista fiorentino che nella seconda metà del ‘500 creò la prima crema fredda a base di latte, miele e tuorlo d’uovo. Parcheggiata in piazza con le sue cinque postazioni e cinque chef in vetrina, la gelateria con le ruote produrrà gelato artigianale della migliore qualità direttamente sotto gli occhi del pubblico, che potrà seguire tutte le fasi di lavorazione di questo nettare freddo.

Terza tappa del tour che negli scorsi weekend ha già toccato Firenze e Milano e che si concluderà a Roma dal 21 al 23 giugno, il Gelato Festival si svolgerà in Piazza Castello dalle 12 alle 24. Patrocinato dal Comune di Torino, l’evento è organizzato in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e riunisce i migliori gelatieri e le principali aziende del settore dall’Italia e dall’estero. Per partecipare, è possibile acquistare la Gelato Card (12 euro, 10 euro per under 18), che comprende cinque assaggi, un Gelato Cocktail gadget, giochi a premi, l’entrata a corsi e show coking e numerosi gadget.

Link utili: Gelato Festival