FUORILUOGO SLOVENIA: LUBIANA, DIVERTIMENTO E RELAX

Slovenia: Lubiana, tramonto e gourmet al castello

Fuoriluogo-Slovenia-22

Ljubljana è la frizzante capitale della Slovenia, il luogo dove si concentra tutto quel chiasso che nel resto del Paese non c’è. Piacevolmente movimentata e allietata dalle acque del fiume Ljublanica, che vi scorre in mezzo, è una città per pedoni, grazie alla sua grande area pedonale che comprende tutto il centro storico e permette di raggiungere tutti i luoghi di interesse con una breve passeggiata. La vista più bella sulla città si ha dal castello, situato sul colle alto 376 metri che domina tutta Ljubljana e da cui parte un grande parco che si sviluppa verso est. Si raggiunge con una moderna funicolare tutta a vetri che parte dalla piazza del mercato centrale oppure con svariate stradine rampicanti. L’interno del castello è stato completamente rimesso a nuovo e integrato con strutture in ferro e cemento, che danno un tocco eclettico all’insieme. Oltre al museo del castello, si affacciano sulla piazza un bar e due eleganti ristoranti, con tavolini ben apparecchiati che invitano chi passa. Uno di questi è la Gostilna Na Gradu, un delizioso locale con un’ottima cucina gourmet ispirata alle specialità della tradizione slovena. Semplice, con le tovagliette in carta grezza su cui spicca il logo del ristorante, una candela e due mele, la decorazione tipica slovena. Simpatico e molto disponibile, il proprietario, Leon, ci racconta come vengono preparati i piatti e come la sua passione per l’enogastronomia lo porti a cercare spunti sempre nuovi. Formaggio fresco condito con olio ed erbette, da accompagnare con il pane, filetto di pesce bianco con rucola e pinoli tostati, ravioli al formaggio con foglie di basilico, trancio di pesce bianco con purea di patate e spinaci, gelato fatto in casa al melone con foglie di menta e frutti di bosco, un bicchiere di vino bianco Malvasia.

Slovenia: Lubiana dall’alto

Fuoriluogo-Slovenia-23

Per avere una splendida vista su Lubiana e ammirare la città che si risveglia in un soleggiato sabato mattina, occorre arrampicarsi in cima alla torre del castello. Da qui, a poco meno di 400 metri di altezza, si riesce a vedere addirittura un terzo della Slovenia, se la giornata è limpida. Si vede il fiume Ljublanika, con le sue rive occupate da tavolini così pieni dal tramonto in poi e così vuoti prima dell’ora di pranzo. Si vede il triplice ponte, affollato a ogni ora del giorno e della notte, e la bella piazza Prešernov, con il monumento dedicato al celebre poeta sloveno France Prešeren. Palazzi, case, musei, stradine medievali e strade moderne, piazze geometriche e giardini, e poi il Parco Tivoli, laggiù in fondo. Si vede l’università, che richiama frotte di studenti non solo dalla Slovenia ma da tutta Europa, motivo per cui ci sono così tanti locali infilati uno dietro l’altro nel centro storico e l’offerta di eventi culturali e musicali in città è davvero ampia. Per esempio, in questi giorni si conclude il Trnfest, un festival estivo con un programma che comprende mostre di arte, fotografia, spettacoli di teatro, danza e concerti. Ci sono mercati di artisti come l’ARTish Festival, ogni ultimo sabato del mese, con una miriade di banchetti in Stari Trg e Gornji Trg, oltre a quello che si tiene ogni sabato sul lungofiume Breg. E poi ci sono i musicisti che occupano le piazze e i ponti dalla tarda mattinata fino a dopo il tramonto: giovani e pieni di talento, rallegrano il tempo di chi passeggia leggero in questa zona pedonale dove tutto sembra sorridere.

Slovenia: mercato di paese a Lubiana

Fuoriluogo-Slovenia-24

Ogni giorno a Ljubljana, due piazze giganti si riempiono di bancarelle ordinatissime, piene di merci di ogni tipo: da una parte l’abbigliamento, dall’altra gli alimentari, qui la frutta, laggiù la verdura, ancora più in là l’olio, il miele e dolciumi, in mezzo i fiori, nella parte al chiuso la carne, i salumi, i formaggi. E la gente che si aggira tranquilla a fare la spesa, come in un vero mercatino di paese. È divertente curiosare quali sono le merci più abbondanti, quelle più vendute. Sicuramente l’uva, verde e con gli acini belli gonfi, e le susine, con il loro colore violaceo che sembra sempre coperto da un velo di polvere. Ma soprattutto le mele. Valanghe di mele piccole e giallo-rosse, come quelle che abbiamo trovato ad accoglierci ieri sera sul tavolo del ristorante, a soli 50 centesimi al chilo. Praticamente regalate. Tra i banchi di gastronomia tipica, ci attira quello di un sorridente signore che vende la potica, il dolce tradizionale sloveno, una torta fatta a rotolo con il ripieno di noci. Ne assaggiamo delle versioni creative, fatte con le pere, altri tipi di frutta, i semi di papavero. Buonissimi.

FUORILUOGO SLOVENIA: MEDIOEVO E FAVOLE

Slovenia: Jamnik, una chiesetta da favola

Fuoriluogo-Slovenia-19

Sulla strada statale che da Radovlika porta a Ljubljana, uno spettacolo inatteso si apre alla nostra vista. Una curva in più, un soffio di vento a spazzare le nuvole, ed ecco un sorprendente quadro d’autore: sul cucuzzolo di una collina verde prato sta una chiesetta bianca con il campanile appuntito che guarda un cielo pennellato di bianco. Sotto, una conca circondata da una corona di montagne baciate dal sole. Ci fermiamo e andiamo a vedere. È la chiesa sv. Primoža in Felicijana, situata appena fuori del villaggio di Jamnik, nel comune di Kranj, nella Gorenjska. Per raggiungerla occorre lasciare l’auto nel primo slargo utile e proseguire a piedi lungo un sentiero sterrato che percorre il crinale della morbida altura. Bastano pochi passi per entrare in una bolla di silenzio interrotto solo dal verso di una capra solitaria. Un tavolo con delle panche invitano a sedersi e assaporare questa pace. Da qui, la vista panoramica si apre sulle Alpi Giulie a nord-est, sulle Alpi di Kamnik a est e sulla conca di Ljubljana, e si può giocare a orientarsi aiutandosi con un pannello posizionato nello slargo dietro la chiesa.

Slovenia: Skofja Loka, medioevo e poi

Fuoriluogo-Slovenia-20

Il paesino medievale meglio conservato della regione è Škofja Loka. Un agglomerato di stradine, case in pietra e piazze sviluppate a est del fiume Selšičica, con salite ripide che salgono fino al castello di Loka e al suo parco. La cittadina è molto vivace e piena di ragazzini, oltre che di turisti che popolano le tante Kavarna e le Gostilna che sbucano ad ogni angolo. Il centro storico è un continuo scorcio di dimore borghesi dalle facciate coloratissime e chiesette curate e aperte al pubblico. La vista dall’alto del castello, dove nelle sere d’estate si tengono svariati eventi culturali, si affaccia sui monti e sulla valle. Peccato che intorno si sia sviluppata la città moderna con palazzoni di dimensioni sproporzionate e gusto discutibile, che rovinano il colpo d’occhio.

 

Slovenia: una notte in banca, a Lubiana

Fuoriluogo-Slovenia-21

Nel centro storico di Ljubljana, appena dentro la zona pedonale e a pochi passi dalla fila di localini che affollano il lungofiume dopo il triplice ponte, sta un ostello speciale. Si chiama Hostel Tresor, ed è stato ricavato all’interno di una ex banca. Se ne vedono ancora il pavimento a scacchi, la corte interna luminosa e una cassetta di sicurezza usata come armadio nella sala comune. Le camere, essenziali, sono arredate con letti in ferro battuto e illuminate da luci al neon, come nelle banche vere. Ognuna porta il nome di una moneta, e una banconota sta appesa sopra ogni comodino. Qua e là, alcune frasi di personaggi celebri scritte nero su bianco, parlano di soldi e rallegrano chi si aggira per i corridoi.

FUORILUOGO SLOVENIA: MIELE, COCCOLE E PAESINI

Vila Podvin: nouvelle cuisine in giardino

Fuoriluogo-Slovenia-16

Nel villaggio di Mošnje, vicino al borgo medievale di Radovljica, a mezz’oretta di auto dal lago di Bohinj,  un hotel di charme attira turisti e buongustai da tutta la Slovenia. Si chiama Vila Podvin, un hotel di charme in una location d’epoca con 7 camere, un ampio giardino e gazebo adatti a cene romantiche e grandi cerimonie. Ciò che lo rende famoso è il ristorante, gestito dalla creatività di Uroš Štefelin, uno dei migliori chef sloveni, che propone piatti della tradizione slovena con rivisitazioni originali in stile nouvelle cuisine, abbinate a ottimi vini. Carpaccio di cervo su un letto di foie gras con formaggio a scaglie e insalatina guarnita con cialde di formaggio, filetto di pesce bianco adagiato su una base di riso rosso con crema di zafferano e verdurine, morbido arrosto di vitello su purea di patate e spinaci, bocconcini di cioccolato su cialda di biscotto e mousse di vaniglia. Veri e propri souvenir culinari, delicati e fatti con ingredienti semplici. Per chi vuole portare a casa qualcosa di più del ricordo di questo posto, il ristorante organizza anche una lunga lista di attività ed eventi come corsi di cucina per adulti e bambini, un mercato di prodotti del territorio, presentazioni di produttori locali, degustazioni e feste.

 

Slovenia: Radovlika, non solo api

Fuoriluogo-Slovenia-17

Nella piacevole e pacifica cittadina di Radovlika si trova una piccole esposizione, dolcissima. È il museo dell’apicoltura, una manciata di sale con fotografie, attrezzi e un’arnia al completo con tanto di api dentro, per documentare la forte tradizione locale nella produzione di miele. Un’attività che raggiunse il suo apice tra il XVIII e il XIX secolo, quando le cassette delle arnie venivano decorate con scene religiose e campestri, come segno del peso culturale ed economico che si attribuiva a questa attività. Non per niente il dolce tipico è il Pan di Zenzero, fatto con farina e miele, mescolati con un po’ di cannella e modellati per formare cuoricini poi decorati finemente. Per farne una scorpacciata, basta attendere l’ora di pranzo ed entrare nella Gostilna Lectar, nella piazza accanto al museo. Nel laboratorio si può anche ammirare la preparazione di questa prelibatezza popolare. Con il miele, poi, si fanno anche caramelle, birra e un ottimo liquore, ma per comprarlo bisogna cercare un negozio ben fornito, come Zlati Ol, un capannone giallo poco distante dal centro. Ma a Radovlika non c’è solo l’apicoltura: tranquillo borgo di origine medievale situata in cima a una collina, ha un piccolo centro storico con strade perfettamente ordinate, case che sembrano disegnate con i pennarelli e vista sul monte Triglav. La gente viene qui per rilassarsi, far giocare in tutta calma i bambini, prendere il fresco all’ombra di un albero, bere un bicchiere al wine bar all’angolo, mangiare in trattoria. I giovani non ci sono, sono tutti a Ljubljana, dove andremo anche noi, stasera.

 

Slovenia: il villaggio del ferro battuto

Fuoriluogo-Slovenia-18

A soli 13 km da Radovlika in direzione sud-est si trova Kropa, in paesino nascosto in una valle, che vale una sosta. Il villaggio è stato per secoli un centro molto attivo nell’estrazione del ferro, e se ne vedono ancora i segni. Un torrente passa in mezzo al centro, dove il movimento di ben 50 ruote metteva in moto le fornaci e permetteva ai fabbri di creare chiodi, ringhiere e tutti quegli oggetti decorativi che si possono ancora ammirare per le strade. I lampioni, intanto per cominciare, eleganti e disegnati con piccoli riccioli, le ringhiere, con trame e disegni di mille tipi, le finestre, le panchine, i draghetti appesi ai muri. Ciò che colpisce di più di questo posto è il contrasto tra le facciate scrostate della maggior parte delle case e la bellezza dei dettagli in ferro battuto. A testimonianza di questa tradizione, c’è il Museo della Fucina, che ripercorre le tappe dell’estrazione del ferro qui intorno dal XIV al XX secolo e la produzione di chiodi di ogni genere.

FUORILUOGO SLOVENIA: MONTAGNA, MUCCHE E RIPOSO

Slovenia: la colazione dell’alpinista

Fuoriluogo-Slovenia-13

Svegliandosi di buon’ora dopo una notte in rifugio, ci vuole un pasto sostanzioso per affrontare un’altra giornata di trekking e raggiungere l’altra estremità del lago di Bohinj. Oggi il cielo è sereno e ci vorranno circa 5 ore di camminata, tra salite e discese. Una sorridente cameriera del rifugio Koča pri Triglavzkih Jezerih ci porta un piatto di uova e prosciutto del carso, che sfrigola come se fosse ancora in padella, da tanto è unto. Un concentrato di calorie che ci terrà in moto fino all’arrivo a valle. Intanto usciamo a goderci il silenzio, l’aria frizzante del mattino e la splendida vista dei laghetti qui davanti.

 

Slovenia: sentieri e mucche al pascolo

Fuoriluogo-Slovenia-14

Attraversiamo sentieri e paesaggi di un’incredibile varietà, dal cammino tra rocce e arbusti agli ampi pascoli con l’erba bassa, dalle vie tra gli alberi alle mulattiere, tutto perfettamente segnalato. Per orientarsi, basta fare attenzione ai classici simboli a cerchio bianco e rosso e ai tratti di vernice rossa sulle pietre, oltre ad osservare i cartelli su cui sono indicati i tempi di percorrenza per le varie direzioni. La stradina per arrivare al Planini pri Jezeru, un laghetto con diverse costruzioni in legno tra cui un bel rifugio, attraversa diversi pascoli e un piccolo boschetto. Nei punti in cui la montagna è più morbida e verde, sono posizionate le stalle e le casette in legno dei pastori, luoghi ideali per ogni aspirante eremita. In questo zampettare nella natura incontriamo un gruppetto di mucche a passeggio sul sentiero, che non hanno la minima intenzione di farci passare. Ci sono le femmine, qualche vitellino e il toro, alla cui vista tutte le energie della colazione sono evaporate in una corsa sfrenata tagliando per il bosco.

 

Slovenia: il lago di Bohinj, dall’alto

Fuoriluogo-Slovenia-15

Passo dopo passo, ora dopo ora, si arriva al lago di Bohinj, una distesa di acqua blu su cui si specchiano le montagne appuntite tutto intorno. È il più grande lago di origine glaciale della regione, lungo 4,5 km, largo 1200 metri e profondo 45 metri e si trova all’estremità meridionale del Parco Nazionale del Triglav. lontano solo 26 km dal più conosciuto e chiassoso lago di Bled, è meno turistico e molto affascinante, nonostante non ci siano isolette e castelli da favola. Nelle giornate più limpide si vedono le tre vette del monte Triglav, un invito costante ad arrampicarsi fin lassù. Le città più vicine sono Stara Fužina, dove arriva il nostro sentiero, Ukank, da dove siamo partiti, qualche altro villaggio con fienili, villette e chiesette candide dai campanili appuntiti e Bohinjska Bistrica, il centro più grande. Le rive del lago sono un sogno per stendersi al sole e immergere i piedi dopo tanti chilometri di marcia su e giù per le alpi. Ci rilassiamo mentre la gente tutto intorno rema a bordo di una canoa, corre, porta a spasso il cane, pedala o vola con il parapendio in questo luogo ideale per rilassarsi tra natura, sport e silenzio.

FUORILUOGO SLOVENIA: TREKKING SUL MONTE TRIGLAV

Slovenia: alpinismo che passione

Fuoriluogo-Slovenia-10

Con tutti questi monti e tutte le informazioni che si raccolgono facilmente negli uffici turistici, non si può far altro che indossare un paio di scarpe da montagna, scegliere un itinerario sulla mappa e iniziare a salire. L’offerta escursionistica in Slovenia e specialmente all’interno del Parco Nazionale del Triglav è così ampia che non basterebbero due settimane con le gambe buone e il tempo favorevole per girarlo tutto. Dal 13 settembre al 13 ottobre, molti alpinisti raggiungeranno la zona intorno al lago di Bohinj per l’Hiking Festival, un evento internazionale dedicato a tutti gli amanti della montagna, che si svolge ogni anno con passeggiate di gruppo, competizioni per scalatori estremi, tour guidati a tema, incontri con gli esperti, attività per bambini e corsi per chi vuole provare la camminata per la prima volta. Ci si stupirà nel vedere la quantità e la varietà delle persone che si infilano uno dietro l’altro lungo i sentieri: giovani, anziani, bimbi anche tra i più piccoli, sportivi super-allenati e gente con la pancia, attrezzati con accessori tecnici e vestiti con una semplice tuta in cotone, la felpa con il cappuccio e i calzini bassi. Quello che conta è scegliere la via più adatta alle proprie capacità, e non dimenticare una borraccia. La montagna è di tutti, basta iniziare a marciare.

 

Slovenia: tutti in marcia sul Triglav

Fuoriluogo-Slovenia-11

Si dice che non si è un vero sloveno se non si è saliti almeno una volta sul monte Triglav. Ecco perché si incontra così tanta gente sui sentieri che lo scalano. Simbolo del Paese, questa triplice vetta alta 2864 metri, da oltre un millennio è fonte di ispirazione e di devozione per gli sloveni. La tradizione del pellegrinaggio nacque all’epoca degli Asburgo nel XIX secolo, dopo che il monte venne scalato la prima volta a fine 1700 da un alpinista austriaco, ed è rimasta come rito per rafforzare l’identità nazionale. Arrivare in vetta, però, non è per niente semplice: inaccessibile da metà ottobre a metà giugno, il monte è molto ripido, specialmente nell’ultimo tratto, dove anche gli scalatori più esperti devono prestare attenzione. Per chi riesce ad arrivare fino in cima, però, la vista sulle montagne, le valli e i pascoli intorno sarà impagabile e dopo tanta fatica si potrà dire con orgoglio di essere veri sloveni, danes sem slovenec (oggi sono uno sloveno).

 

Slovenia: il Sentiero dei Sette Laghi

Fuoriluogo-Slovenia-12

La via più conosciuta per salire sul Monte Triglav è il sentiero dei sette laghi, un itinerario ad anello di circa 40 km e 2500 metri di dislivello, percorribile in due o tre giornate di cammino. Per la maggior parte il sentiero è di media difficoltà, a parte l’ultimo tratto più impegnativo. Per chi non avesse voglia, tempo oppure le capacità di arrivare fino in cima, è possibile percorrerne dei tratti e fermarsi prima, grazie al reticolo di vie che collegano un monte all’altro e riportano a valle. Zaino in spalla e scarpe ben strette, iniziamo il percorso da Ukank, a ovest del lago di Bohinj, vicino alle cascate Savica, il cui scroscio insistente e rumoroso ci accompagna per tutta la prima parte. Da qui procediamo a zigzag nella boscaglia arrampicandoci fino al ripido picco del Komarča, a 1340 metri, dalla cui cima si vede lo specchio alpino del lago. A circa tre ore di cammino tra rocce, pascoli fioriti, ghiaia e fango (ieri pioveva e anche oggi il cielo promette uno scroscio entro sera) arriviamo al rifugio Koča pri Triglavzkih Jezerih, situato a 1685 metri di altezza con una splendida vista su una coppia di laghetti. Da qui inizia la Valle dei Laghi del Triglav, una zona brulla circondata da creste aguzze e rocce insidiose, dove ai colori dei fiori si aggiunge il fascino dei bacini di acqua specchiata che si incontrano lungo la via. Più in alto ci sarà un altro rifugio e inizierà la scalata per la vetta, ma inizia a piovere e noi torniamo indietro.