INDIA: JAIPUR, GLI ELEFANTI IN CITTA’

india-jaipur-elephant-festival

Ogni anno la città di Jaipur si riempie di elefanti e visitatori da tutto il mondo per l’Elephant Festival, evento tradizionale molto sentito dalla popolazione locale, che negli ultimi anni è diventato sempre più famoso per la sua spettacolarità.
Una processione di cavalli, cammelli e pachidermi ornati e dipinti con enormi gioielli e cavigliere, tappeti di velluto e portantine placcate in oro e argento sfila per le strade della città rosa, davanti alla giuria che sceglierà la decorazione migliore, premiando sia l’animale che il suo mahaut. Tutto intorno, danzatori popolari e suonatori di nagara completano il quadro, coinvolgendo il pubblico in una festa allegra e chiassosa, che si conclude con insolite partite di polo in cui i protagonisti sono proprio gli elefanti.

Organizzato nel giorno di luna piena di Phalgun Purnima in data variabile tra febbraio e marzo secondo il calendario indiano, ed è abbinato alla festa di Holi, il festival dei colori che segna l’inizio della primavera. E per celebrare, non c’è niente di meglio di una sfilata di pachidermi, animali molto importanti nella mitologia indù e rappresentazione sacra del dio Ganesh, ma anche mezzo di trasporto utilizzato per le parate ufficiali sin dal tempo del principato di Jaipur.

Scarica gratis l’ebook di Latitudes su tablet e smartphone Apple (da Apple store) e android (da Google play). Oltre 300 pagine di reportage tra foto e testi per sognare l’India.

INDIA, MADHYA PRADESH, COME IL LIBRO DELLA GIUNGLA

india-the-jungle-book-1

Il Madhya Pradesh è uno stato immenso, il più grande dell’India: il suo territorio si estende tra le pianure del Gange a nord e i rilievi montuosi del Deccan a sud, con colline e altopiani coperti delle più rigogliose foreste del Paese.

Furono propri questi territori a ispirare lo scrittore britannico Joseph Rudyard Kipling nella stesura de “Il libro della giungla”, il celebre racconto pubblicato su giornali e riviste nel 1894 e reso ancora più famoso dal film di animazione Disney, che vi si ispira. Ambientato nella giungla indiana, il libro prende spunto da una notizia di cronaca del 1831, quando fu trovato un ragazzino allevato da un branco di lupi proprio nell’area boschiva del Madhya Pradesh.

In questa zona sorgono alcuni tra le più importanti riserve naturali riconosciute dal programma Project Tiger per la salvaguardia della Tigre del Bengala.

Si chiama Bandhavgarh il parco nazionale con la maggior densità di tigri di tutta l’India, con una cinquantina di esemplari. Tra colline, pianure e le rovine di un forte risalente al I sec. a.C., offre ospitalità anche a leopardi, cervi, scimmie, gazzelle, antilopi, orsi labiati e a tanti altri animali.

Il Kanha National Park, invece, con i suoi 940 kmq di foresta, savana e praterie, costituisce la maggior riserva naturale indiana: protegge 138 esemplari di tigri e un gran numero di leopardi, cervi pomellati, antilopi, bisonti, cervicapra nonché uccelli di vario tipo.

india-the-jungle-book-2

Scarica gratis l’ebook di Latitudes su tablet e smartphone Apple (da Apple store) e android (da Google play). Oltre 300 pagine di reportage tra foto e testi per sognare l’India.

INDIA, MADHYA PRADESH: KHAJURAHO E VARANASI

Situate nel centro dell’India, nella regione del Madhya Pradesh, Khajuraho e Varanasi sono due tra le mete più affascinanti del Paese, tappa immancabile per chi visita il subcontinente.

india-khajuraho

Khajuraho è famosa per le sculture raffiguranti le posizioni del Kamasutra che ricoprono i tanti templi presenti nel villaggio e simboleggiano la metamorfosi spirituale del corpo. Secondo la tradizione tantrica, la soddisfazione dei desideri terreni è un passo verso il nirvana e per giungere al cospetto delle divinità si devono lasciare le proprie pulsioni sessuali all’esterno del tempio.

india-varanasi

Varanasi è la più importante meta di pellegrinaggio indù: i fedeli induisti devono recarsi qui almeno una volta nella vita per purificarsi nelle acque sacre del fiume Gange in un grande rituale collettivo. All’alba, ci si immerge ripetutamente rivolti verso il sole, per sfuggire al processo ciclico di morte-rinascita e guadagnare la salvezza dell’anima.

Scarica gratis l’ebook di Latitudes su tablet e smartphone Apple (da Apple store) e android (da Google play). Oltre 300 pagine di reportage tra foto e testi per sognare l’India.

INDIA, RAJASTHAN: HENNE, UN SOUVENIR SULLA PELLE

india-rajasthan-henna-1

Arte antichissima dal fascino orientale è il tatuaggio henné, mehndi, un ornamento con cui le donne si impreziosiscono il corpo nelle occasioni speciali e un souvenir da portare a casa. In tutta l’India e specialmente in Rajasthan si dipinge sulla pelle un intricato motivo tanto fine da sembrare pizzo, una composizione di trame floreali e simboli portafortuna di grande effetto.

Difficili da realizzare e molto varie nelle forme, le decorazioni mehndi sono speculari da un braccio all’altro ed esprimono un linguaggio artistico in cui ogni forma ha un significato: il pavone per la bellezza, il cigno per il successo, libellule e farfalle per la rinascita e il cambiamento, le foglie per la devozione, i motivi a cachemire per la fertilità e il triangolo, che nella religione hindu rappresenta la trinità divina formata da Brahma, Shiva e Vishnu.

Tradizionalmente il mehndi si applica in varie feste, in particolare ai matrimoni: prima della cerimonia la sposa (a volte anche il partner) si lascia disegnare le mani e i piedi in un vero rito. La giovane viene circondata dalle donne della famiglia e dalle amiche, e tatuata con l’henné, mentre le più anziane le svelano i segreti per essere una buona moglie. Il tatuaggio accompagnato da movimenti aggraziati le servirà per sedurre lo sposo durante la prima notte d’amore, ma è anche un simbolo di fortuna: si pensa che più il ricamo resiste nel tempo, più la coppia sarà felice insieme.

Scarica gratis l’ebook di Latitudes su tablet e smartphone Apple (da Apple store) e android (da Google play). Oltre 300 pagine di reportage tra foto e testi per sognare l’India.

INDIA, RAJASTHAN, LA FIERA DEI CAMMELLI

india-rajasthan-camel-festival-2

A Pushkar, all’inizio del deserto di Thar, ogni anno le strade si riempiono di cammelli adornati con treccine, anelli e nastri colorati, che per poco più di una settimana sono i protagonisti. Importante meta del pellegrinaggio hindu conosciuta come città d’oro e tappa obbligata di ogni itinerario turistico in Rajasthan, evoca il ricordo delle lunghe carovane che ai tempi di Marco Polo si fermavano qui nei loro viaggi lungo la Via della Seta.

E anche se oggi le vaste spedizioni di mercanti non ci sono più, ogni anno la città si trasforma in un grande bazar a cielo aperto per la più grande fiera di cammelli al mondo. Circa 200.000 persone, 10.000 cammelli, cavalli e altri capi di bestiame, arrivano in questa località nell’ottavo mese lunare del calendario hindu, a novembre.

Vi giungono cammellieri dalle varie parti del deserto e la via principale diventa una giostra di colori e rumori.  Gli uomini si dedicano alla compravendita di cammelli, mucche, pecore e capre, mentre le donne scambiano o vendono braccialetti, vestiti, ottoni e tessuti stampati. Tutto intorno, musicisti, mistici, saltimbanchi, incantatori di serpenti e acrobati. Ogni mattina, poi, ci sono gare per chi ha i mustacchi più lunghi, per chi avvolge più in fretta il turbante, per vedere in quanti riescono a stare in equilibrio su un cavallo o quanto peso un cammello può portare.

Scarica gratis l’ebook di Latitudes su tablet e smartphone Apple (da Apple store) e android (da Google play). Oltre 300 pagine di reportage tra foto e testi per sognare l’India.