INDIA, MADHYA PRADESH, COME IL LIBRO DELLA GIUNGLA

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Il Madhya Pradesh è uno stato immenso, il più grande dell’India: il suo territorio si estende tra le pianure del Gange a nord e i rilievi montuosi del Deccan a sud, con colline e altopiani coperti delle più rigogliose foreste del Paese.

Furono propri questi territori a ispirare lo scrittore britannico Joseph Rudyard Kipling nella stesura de “Il libro della giungla”, il celebre racconto pubblicato su giornali e riviste nel 1894 e reso ancora più famoso dal film di animazione Disney, che vi si ispira. Ambientato nella giungla indiana, il libro prende spunto da una notizia di cronaca del 1831, quando fu trovato un ragazzino allevato da un branco di lupi proprio nell’area boschiva del Madhya Pradesh.

In questa zona sorgono alcuni tra le più importanti riserve naturali riconosciute dal programma Project Tiger per la salvaguardia della Tigre del Bengala.

Si chiama Bandhavgarh il parco nazionale con la maggior densità di tigri di tutta l’India, con una cinquantina di esemplari. Tra colline, pianure e le rovine di un forte risalente al I sec. a.C., offre ospitalità anche a leopardi, cervi, scimmie, gazzelle, antilopi, orsi labiati e a tanti altri animali.

Il Kanha National Park, invece, con i suoi 940 kmq di foresta, savana e praterie, costituisce la maggior riserva naturale indiana: protegge 138 esemplari di tigri e un gran numero di leopardi, cervi pomellati, antilopi, bisonti, cervicapra nonché uccelli di vario tipo.

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INDIA, GUJARAT: IL LEONE DEL GIR

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L’abitante più prestigioso del Gujarat è il leone asiatico, animale classificato tra le specie più minacciate del mondo, i cui ultimi esemplari si trovano nel Gir Forest National Park, una riserva naturale situata nella parte meridionale del Gujarat e una delle più importanti aree protette in Asia.

Poco più piccolo del suo fratello africano, il leone asiatico ha il pelo più chiaro e ha una criniera meno folta e più brunita. È uno dei cinque grandi felini dell’India, insieme alla tigre del Bengala, al leopardo indiano, al leopardo delle nevi e al leopardo nebuloso.

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IL RAGAZZO SELVATICO, DIARIO DI MONTAGNA

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Il verde dei prati, la vitalità del bosco, le orme degli stambecchi, il buio della notte, il silenzioso brusio della natura. Sono gli elementi che accompagnano “Il ragazzo selvatico” in questo viaggio alla ricerca di se stesso, racconto autobiografico di un’avventura solitaria intrapresa per dare una svolta ad una vita cittadina diventata troppo stretta. Quale posto migliore di una casetta a duemila metri circondata da una corona di alpi?

Paolo, trentenne sull’orlo della crisi di nervi, decide di staccare la spina e lasciare il suo appartamento milanese per iniziare una fuga a tempo indeterminato in una piccola baita della Valle D’Aosta, sperando di trovare la pace nei luoghi dove trascorreva l’estate da bambino. Parte in una fredda giornata di aprile, quando i pascoli sono ancora coperti di neve e lui è l’unico abitante di un gruppetto di alpeggi che guardano il Gran Paradiso. La sua reggia in pietra e legno diventa un eremo dove leggere, cucinare, ritrovare l’ispirazione alla scrittura. Le lunghe passeggiate nella natura sono la sfida da superare ogni giorno, il modo per mettersi alla prova e affrontare piccole paure, l’occasione che fa affiorare l’antica passione per la vita di montagna.

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INDIA, GUJARAT: IL LEONE DEL GIR E LA SUA CASA

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Terra di commercio, antichi templi e natura selvaggia, il Gujarat è uno stato tra i più floridi e meno conosciuti dell’India, dove antiche tradizioni sono affiancate dall’avanzare impetuoso di una frenetica modernità. Patria del grande Mahatma Gandhi, questa regione al confine con il Pakistan, piccola penisola a ovest della penisola indiana, è un agglomerato di monumenti strepitosi che si stagliano in una ruralità pacata, un intreccio di villaggi dove convivono etnie tribali e nomadi, popolazioni di fede hindu e jainista, mussulmani e cristiani.

Sulla costa, una manciata di porti commerciali ha accolto secoli di ricchezze, lavoro, e soprattutto popoli che hanno costruito una storia, da leggere in un lungo susseguirsi di siti d’interesse religioso e culturale.

Oltre ai simboli del passato e a bianche spiagge che guardano l’oceano, a rendere attraente questa regione ci sono le foreste e i parchi naturali, meta privilegiata per gli amanti del safari.

Ciò che rende il Gujarat famoso in tutto il mondo, infatti, è il leone asiatico (Panthera leo persica), un affascinante quanto raro animale originario di questa regione, classificato tra le specie più minacciate del mondo, i cui ultimi esemplari si trovano nel Gir Forest National Park, una riserva naturale situata nella parte meridionale della regione. Con le sue colline rocciose, i tanti fiumi circondati da macchie di fitta vegetazione e le vaste praterie, il parco è una delle più importanti aree protette in Asia, e l’unico luogo dove si può ammirare il leone asiatico.

Tra gli altri animali che abitano questa oasi protetta, altri due sono registrati nel Libro Rosso dello IUCN delle specie in pericolo di estinzione. Si tratta del leopardo (Panthera pardus) e del coccodrillo di palude (Crocodylus palustris palustris), che sopravvive con alcuni esemplari nelle acque di un grande bacino presente nella zona centrale della riserva.

Ma è il leone ad attirare nella foresta del Gir un turismo in continua crescita, con un indotto economico e occupazionale di grande interesse. Dai tanti hotel, dai lodge e dai campi tendati partono ogni giorno processioni di fuoristrada per addentrarsi lungo i sentieri del parco, tra foreste aride di teak e di acacie, laghi, corsi d’acqua, radure e savane, nella speranza di avvistare il padrone della foresta.

Non basta una giornata per vederlo: occorre pazienza per ammirare questo nobile predatore, magari sorprendendolo mentre caccia un cervo pomellato, quando riposa all’ombra di un albero o quando beve intorno a una pozza, chissà dove nel parco.

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STOCCOLMA: UNA CITTA’ VERDE

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Stoccolma, nel 2010 è stata la prima città europea a fregiarsi del titolo di European Green Capital,  Capitale Verde Europea.

Frutto di una cultura civica e di un’attenzione costante alle tematiche ambientali, è un eccellente modello di sviluppo sostenibile: il 95% dei suoi 800.000 abitanti vive a meno di 300 metri da un’area verde e gode di un’innovativa rete di riciclaggio dei rifiuti, oltre a una fitta rete di tramvie che hanno permesso di ridurre le emissioni di CO2 del 25% dal 1992.

Perfettamente integrato nel tessuto urbano di Stoccolma, si trova l’Ekoparken, il primo parco nazionale cittadino al mondo: un grande polmone verde a forma di arco che si estende per 10 km intorno e dentro la metropoli.

Il parco si congiunge con le foreste circostanti e vanta una grande varietà di specie animali: caprioli, lepri, volpi e alci, oltre a uccelli rari, farfalle e insetti. È così grande che è possibile passeggiare per giorni e giorni e scoprire sempre nuovi posti.

Tra gli alberi e i prati, si trovano anche musei, luna-park, teatri e palcoscenici, castelli e case signorili, impianti sportivi. E poi colline, alture rocciose, querce centenarie, laghi, ruscelli, baie marine, paludi e canali, prati con mucche, cavalli e pecore al pascolo, che fanno davvero dimenticare di essere in una città.